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21-Gennaio-2009

ACCOLTI A PISA BAMBINI PALESTINESI: LE PRIME CURE E IL TRASFERIMENTO AL MEYER E ALL'OPA DI MASSA

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Sono atterrati alle 23.40 del 21 gennaio scorso, a bordo di un C130J dell'Aeronautica militare, i bambini palestinesi affetti da gravi malattie che saranno curati in Toscana: un neonato, una bambina in carrozzina e altri ragazzi più grandi.

"È stato un viaggio della speranza", racconta il presidente della Toscana, Claudio Martini, che lunedì era arrivato in Israele con la delegazione italiana guidata dal ministro degli Esteri Frattini e che ieri ha volato dalla Terra Santa con i bambini. "È la speranza che il corridoio umanitario che si è aperto non si richiuda subito", ha aggiunto. "I dieci bambini portati questa sera in Toscana sono solo un gesto simbolico ma utile ad aprire una breccia attraverso cui ne possano passare tanti altri".

In questi anni, sono stati circa sei mila i bambini di Gaza e della Cisgiordania curati grazie a una "triangolazione" tra medici palestinesi, ospedali israeliani e Regione Toscana, che ha investito 400mila euro l'anno in questo progetto.

All'aeroporto militare di Pisa, c'erano tre ambulanze e quattro pulmini messi a disposizione dalla Croce Rossa. Una breve visita sul posto da parte dei medici, e poi il trasferimento in ospedale, dove già da ieri via fax erano arrivate le cartelle cliniche: otto al Meyer di Firenze, uno a Pisa e il più piccolo, un bimbo di appena tre mesi affetto da un grave cardiopatia, al centro specializzato dell'Opa a Massa.

Il Meyer di Firenze avrà compiti di prima accoglienza, in questa prima fase. Una volta visitati dai medici si deciderà dove trasferire i bimbi. Già ieri sera oltre all'azienda ospedaliera universitaria di Pisa e all'Opa di Massa, dove sono stati ricoverati due bambini, è stato allertato le Scotte di Siena.

I piccoli hanno tutti gravi malattie di tipo oncologico, cardiologico, urologico e altre patologie che non era più possibile curare negli ospedali palestinesi per l'afflusso di feriti dovuto al conflitto con Israele.

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